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TEATRO MARTINETTI

STAGIONE TEATRALE

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LE ORIGINI

Costruito nel 1833, il Teatro Sociale di Garlasco era frequentato da alcune famiglie nobili e borghesi che diedero vita a vere e proprie società di palchettisti. Tra le persone che componevano questo gruppo interessato alla realizzazione di un teatro in ambito garlaschese, figuravano anche Giuseppe Martinetti, di professione geometra, ed il figlio Cesare, ingegnere, che operò a propria volta per l’adeguamento funzionale del Teatro. Questa prima struttura teatrale fu, infatti, sottoposta a progressivi lavori di miglioria e modifica fino alla seconda metà avanzata del 1800.

Nell’anno 1887 il Teatro venne acquistato dall’Amministrazione Comunale dell’epoca. Vi si tenevano prevalentemente concerti musicali, rappresentazioni operistiche e balli pubblici, ma anche spettacoli vari e persino di beneficenza.

Nel 1908, il Teatro vide per la prima volta una rappresentazione con il Cinematografo parlante, mentre intorno al 1920 fu ufficialmente intitolato a Francesco Martinetti, figlio dell’ingegner Cesare e di Maria Callerio, ritornato dall’Argentina per partecipare, con alto senso patriottico, al primo conflitto mondiale, ferito sul fronte di guerra e tragicamente deceduto in giovane età nell’ospedaletto da campo della città di Milano, nell’anno 1918.

GLI ANNI D'ORO E IL DECLINO

Il Teatro Martinetti ospitò prestigiosi protagonisti, come l’attore Gustavo Modena (1803-1861), il famoso baritono Arturo Pessina, garlaschese di origine (1858-1926) e, più tardi, negli anni Trenta, il celebre Erminio Macario. 

Verso la fine degli anni Cinquanta, nuovi cinematografi e nuove modalità di divertimento fecero assumere al Teatro la sola funzione di sala da ballo: fu questo il primo passo verso un malinconico oblio della struttura, dapprima destinata a sede di un partito politico e successivamente adibita a deposito di un noto mobilificio garlaschese.

Nei primi anni Sessanta l’immobile era considerato fatiscente ed inadeguato per le attuali attività di svago, tanto da ritenersi ormai prossima la sua demolizione.

LA RINASCITA

Nel 1977, invece, l’Amministrazione Comunale dell’epoca credette nella possibilità di recuperare il Teatro e, dopo averlo nuovamente acquistato in proprietà, procedette, all’inizio degli anni Ottanta, ad un primo intervento di ristrutturazione, successivamente rimasto sospeso e concluso solo negli anni Duemila. L’inaugurazione ufficiale del Teatro Martinetti, ritornato all’antico prestigio e splendore a seguito dell’ultimazione dei lavori di restauro, è avvenuta nel 2006.
L’architettura del Teatro Martinetti è un’affascinante imitazione dei grandi teatri d’opera del XIX secolo. La facciata su Via Santissima Trinità presenta elementi classici di ispirazione rinascimentale, con trabeazione, lesene e un timpano centrale.

Gli interni del Teatro Martinetti sono stati oggetto di un accurato restauro per preservarne la bellezza originale e offrire comfort agli spettatori. I palchetti, con accessi ben dimensionati, garantiscono una visibilità perfetta del boccascena da quasi ogni punto della sala.

L’atrio di forma circolare, con il soffitto delicatamente affrescato, accoglie i visitatori in un’atmosfera calorosa e raffinata. Gli spazi retrostanti sono stati adeguatamente ristrutturati per ospitare camere di deposito delle attrezzature teatrali e spaziosi camerini per gli artisti.

Il Teatro Martinetti ha una capienza di 255 posti a sedere. Attualmente, il Teatro ospita una varietà di eventi culturali, spettacoli teatrali, concerti musicali e rappresentazioni operistiche, continuando la sua tradizione di essere un punto di riferimento culturale per la comunità di Garlasco e per tutto il territorio della Lomellina.
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